Il cane Anziano

I disturbi dell’invecchiamento sono influenzati da diversi fattori. Un cane di taglia piccola spesso ma non sempre vive più a lungo di un cane di grossa taglia. I cani che vivono all’esterno hanno una vita mediamente più corta di chi vive in casa, così come un cane campagnolo è potenzialmente più longevo di un cane cittadino.

Anche l’alimentazione riveste un ruolo fondamentale nella longevità e infatti un soggetto in forma e che consuma una dieta naturale più bilanciata avrà prospettive di vita maggiori. Da anziani i sensi, vista, udito, olfatto, sensibilità tattile, e capacità cognitive, si riducono favorendo la diminuzione di reattività e alterando le interazioni con ambiente e persone. Ma anche i cani anziani possono essere aiutati se guidati nel modo giusto.

Altri sintomi possono essere l’aumento di: alcune problematiche comportamentali già esistenti, di vocalizzazioni, aggressività, mancanza di appetito, il ciclo sonno-veglia è alterato, le risposte emozionali lo sono. Il sistema immunitario si fa più indifeso. Sintomi clinici a carico del sistema nervoso possono essere le alterazioni nel riconoscere qualcuno o qualcosa, l’apprendimento è alterato, ci possono essere eliminazioni inappropriate. I cani anziani con perdita di udito e vista non dovrebbero stare soli in ambienti nuovi poiché potrebbero spaventarsi e avere comportamenti aggressivi. La perdita di appetito potrebbe essere dovuta a deficit del gusto, sarebbe importante usare cibi più profumati e gustosi. Per rendere loro la vecchiaia quanto più serena è importante curare le patologie primarie, correggere la dieta, fargli fare una corretta, moderata e costante attività fisica, stimolarli cognitivamente. Non esitate a consultare il medico veterinario quando il vostro compagno a 4 zampe manifesta qualche strano sintomo o se ne acuiscono alcuni di preesistenti, e, altrettanto importante in alcuni casi sarebbe opportuno consultare l’istruttore cinofilo che vi affiancherà nel  percorso cognitivo – relazionale con il vostro anzianotto.